Era un po’ che avevo in programma l’angelica... finalmente eccola!
Mi aspettavo una lavorazione complicata e invece è facile e anche abbastanza veloce, soprattutto non mi aspettavo fosse così buona! L’impasto si può lavorare sia a mano che con la planetaria, il risultato è comunque un successo, con la garanzia delle sorelle Simili. Io ho usato burro e latte di soia (senza lattosio) per gustarmela senza sensi di colpa. La consistenza è quella di una sofficissima brioche con sopra una deliziosa crosticina.
Mi aspettavo una lavorazione complicata e invece è facile e anche abbastanza veloce, soprattutto non mi aspettavo fosse così buona! L’impasto si può lavorare sia a mano che con la planetaria, il risultato è comunque un successo, con la garanzia delle sorelle Simili. Io ho usato burro e latte di soia (senza lattosio) per gustarmela senza sensi di colpa. La consistenza è quella di una sofficissima brioche con sopra una deliziosa crosticina.
(Dal libro “Pane e roba dolce”)
Ingredienti
Pasta per la brioche
Lievitino
135 g di farina di forza (manitoba)
13 g di lievito di birra (il mio secco naturale attivo 3 g)
75 g di acqua tiepida
1 cucchiaino di malto d’orzo (mia aggiunta)
Amalgamare tutti gli ingredienti e lasciate lievitare per 30 minuti.
(Se usate il lievito secco naturale: sciogliete il lievito nell’acqua tiepida con 1 cucchiaino di malto o zucchero di canna).
Impasto
400 g di farina di forza (manitoba)
75 g di zucchero (per me di canna sottile bio)
120 g di latte tiepido (per me di soia bio)
3 tuorli d’uovo bio
1 cucchiaino di sale
120 g di burro (per me di soia bio)
Per la farcia
75 g di uva sultanina
75 g di scorza di arancia candita (per me arancia e cedro)
50 g di burro (per me di soia bio)
Per la glassa velante
4 cucchiai di zucchero a velo
1 albume
Procedimento
Impasto
400 g di farina di forza (manitoba)
75 g di zucchero (per me di canna sottile bio)
120 g di latte tiepido (per me di soia bio)
3 tuorli d’uovo bio
1 cucchiaino di sale
120 g di burro (per me di soia bio)
Per la farcia
75 g di uva sultanina
75 g di scorza di arancia candita (per me arancia e cedro)
50 g di burro (per me di soia bio)
Per la glassa velante
4 cucchiai di zucchero a velo
1 albume
Procedimento
Mettete in una ciotola la farina setacciata facendo la fontana, versate al centro il latte tiepido, i tuorli, lo zucchero, il sale e amalgamate con un pò di farina, unite il burro e battete fino a quando si staccherà dalle pareti della ciotola. Rovesciate sul piano di lavoro, unite il lievitino e battete finchè i due impasti non saranno amalgamati. Rimettete nella ciotola e fate lievitare per 1ora o finchè sarà raddoppiata.
Rovesciate sul piano di lavoro infarinato e stendere l’impasto a rettangolo di 2-3 mm di spessore, senza lavorarlo. Spennellate con il burro fuso, cospargete l’uva sultanina, precedentemente ammollata e asciugata, distribuite anche la scorza di arancia candita e tritata.
Arrotolate il lato più lungo. Tagliate questo rotolo a metà per il lungo con un coltello affilato e sottile, infarinandolo ogni tanto. Separate delicatamente i due pezzi, girarli tenendo il lato tagliato verso di voi e formate una treccia facendo in modo che il lato tagliato rimanga il più possibile all’esterno. Mettete in una teglia e chiudete a ciambella.
Spennellate con il burro fuso e fate lievitare per 30-40 minuti coperta a campana (deve quasi raddoppiare). Infornate a 200°C per 20-25 minuti.
Nel frattempo diluite 4 cucchiai di zucchero a velo con l’albume fino ad avere una glassa semidensa. Una volta sfornata, spennellate con la glassa e fate asciugare in forno per 30 secondi.
Buona Preparazione!