I muffin alle banane sono quelli che preparo più spesso, oltre ad avere quasi sempre delle banane troppo mature, sono dei dolcetti golosi e veloci da preparare. Di solito metto lo sciroppo d’acero al posto dello zucchero e vario nella scelta degli ingredienti, in questo caso ho utilizzato le nocciole e ho riciclato degli albumi avanzati da una gustosa carbonara vegetale.
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Flan di Patate di Luca Montersino
Un flan di patate preso dal libro “Accademia Montersino”, gustoso e molto facile da preparare, in più è una ricetta utile per riciclare gli albumi. Lo chef lo accompagna con una tartare di salmone e una quenelle di yogurt e panna, condito alla fine con panna acida e un filo di olio, io invece, essendo perennemente a dieta, li ho decorati semplicemente con dei filetti di carota tagliati con il pelapatate, sbollentate e saltate in padella con un pò di olio. Sbizzarritevi secondo i gusti, potrebbe essere un’idea carina da servire il giorno di S. Valentino… Che ne dite?
Fettuccine di semola di grano duro con solo albumi
Quello di riciclare gli albumi per una pasta fresca, a me sembra l’impiego più appropriato, sarà che a me piacciono i primi piatti, ma trovo che sia l’utilizzo più sano e veloce che si possa ottenere. E’ una pasta leggera, ma soprattutto priva di grassi e colesterolo, cosa che mi sta tanto a “cuore”. Oggi propongo le fettuccine condite con un ragù vegetale, il così detto ragù finto, ma sbizzarritevi con altri tagli di pasta e condimenti.
Biscotti tipo cantucci con solo albumi
Avendo da smaltire alcuni albumi, mi sono venuti in mente, i biscotti di Barbara, così, quest’anno i miei cantucci sono stati leggermente rivisitati nel procedimento, mantenendo però le dosi della ricetta. In pratica ho sostituito il peso delle uova intere, con ugual peso di albumi. Rispetto alla ricetta classica, i biscotti rimangono un pò più leggeri e croccanti... Ottima alternativa!
Brutti ma buoni al pistacchio
La ricetta classica provata un po’ di tempo fa, è stata presa dal libro “Frollini” di Maurizio Santin. Oggi ve la propongo rivisitata con i deliziosi pistacchi di Bronte, ma dopo l’esperienza scorsa ho voluto mettere un freno alla mia golosità, ho dimezzato la dose… Troppo “Buoni” e direi anche, per niente “Brutti”!
Torta fondente alle mandorle con fragole e vaniglia (albumi)
E’ stato amore a prima vista, una vera delizia! D’altronde ha gli ingredienti giusti per esserlo, quale occasione migliore se non la festa della mamma!? Procuratevi in tempo tutti gli ingredienti, sarà sicuramente la coccola perfetta per tutte le mamme. La ricetta è stata presa da qui. Mai fine migliore per gli albumi che sostano in freezer. Dovendo limitare i grassi animali e tenere a bada golosità e linea, ho utilizzato il burro di vegetale al posto di quello classico ed ho anche dimezzato la dose, ma voi osate pure ne vale la pena!
Brutti ma buoni
Non li mangiavo da tempo... un amico di famiglia ce li portava da Varese... la città di origine di questi buonissimi dolcetti è Gavirate (Va), dove nacquero nel 1878 dall’ispirazione di Costantino Veniani. Chissà perchè ho aspettato tanto a farli, oltretutto si possono riciclare gli albumi che sostano nel congelatore... sono davvero irresistibili! Ottimi gustati con vini liquorosi, creme, ma anche con cioccolata calda o caffè, oppure semplicemente così! La ricetta di oggi è presa dal libro “Frollini” di Maurizio Santin... sono esattamente come li ricordavo... una prelibatezza!
Brutti ma buoni
(Dal libro "frollini" di Maurizio Santin)
Ingredienti
150 g di farina di mandorle* (mandorle tostate e tritate grossolanamente)
150 g di farina di nocciole* (nocciole tostate e tritate grossolanamente)
250 g di zucchero semolato (il mio di canna sottile)
130 g di albumi bio
i semi di un baccello di vaniglia
Procedimento
Montate gli albumi con lo zucchero e i semi di vaniglia, quando il composto sarà ben fermo, unite delicatamente con una spatola mandorle e nocciole (io le ho leggermente tostate).
Mettete l’impasto in una pentola e lasciate asciugare lentamente a fuoco basso per circa 20-30 (per me un pò meno) minuti. Fate intiepidire.
Formate dei mucchietti irregolari con un cucchiaio e adagiateli su una teglia rivestita di carta forno. Cuocete a 130°C per 25-30 minuti.
Nota
* La ricetta riporta (forse per errore) farina di mandorle e nocciole, ma visto che li ho rifatti più volte, consiglio di non tritare troppo la frutta secca, meno viene tritata, più morbidi e leggeri saranno questi dolcetti!
Buona preparazione!
Buoni ma brutti al pistacchio
Palline morbide e croccanti al cocco... di Maurizio Santin
Ogni volta che entro in libreria mi faccio prendere dall’entusiasmo e non riesco ad uscire mai a mani vuote. Cosi qualche giorno fa, alla fine della mia esplorazione, mi sono ritrovata con l’ultimo libro di Maurizio Santin in confezione di latta e stampini annessi, molto carini ma non proprio indispensabili visto la quantità che mi ritrovo in casa. Questa di oggi è una delle deliziose ricette, del libro citato “Frollini”, la preparazione è molto facile e in pochissimo tempo si ricavano delle morbidissime e croccanti palline di cocco.
Ingredienti
120 g di albumi
300 di zucchero (il mio di canna chiaro bio*)
300 g di farina di cocco
zucchero a velo per decorare
Procedimento
Mescolate tutti gli ingredienti a bagnomaria con una spatola e, una volta raggiunta la temperatura di 50°C, lasciate intiepidire, prelevate un pò di impasto (bagnatevi prima le mani) e formate le palline facendo ruotare l'impasto tra le mani.
Adagiatele su una teglia rivestita con carta forno e cuocete a 200°C fino a colorazione. la temperatura elevata renderà l’esterno croccante e morbido l’interno.
Io ho fatto metà dose ed ho ottenuto 20 biscotti/dolcetti. Si conservano bene in scatole di latta.
Nota
(*) Io uso uno zucchero di canna semolato, questo... lo trovo ottimo in tutte le preparazioni.
Zucchero di canna grezzo semolato (biologico) |
Buona preparazione!
Cocchini croccanti... cocco-le per la festa della mamma
Tante “Cocco-le” dedicate alle mamme... e la loro festa diventa speciale!
Una ricetta semplicissima... pensata, realizzata e spazzolata in men che non si dica, persino da chi dichiara da sempre di non amare i dolci con il cocco... Sono dei dolcini croccanti, facili, veloci e super golosi... Attenzione: creano dipendenza!
© Cocchini croccanti
Ingredienti
50 g di albumi bio
100 g di zucchero semolato o di canna chiaro
100 g di farina di cocco disidratata
Ingredienti
50 g di albumi bio
100 g di zucchero semolato o di canna chiaro
100 g di farina di cocco disidratata
Procedimento
Montate l’albume con lo zucchero fino ad avere una massa bianca e soffice, unite la farina di cocco mescolando dal basso verso l’alto. Mettete il composto in una sac-à poche con beccuccio largo (io non ho messo il beccuccio), create dei ciuffetti distanziandoli un poco, su una teglia rivestita da carta forno.
Infornate in forno (ventilato e preriscaldato) a 100°C per circa 1 ora. Fateli raffreddare prima di staccarli dalla carta forno. Ammesso che ne avanzino, si conservano a lungo in barattoli di vetro con chiusura ermetica.
Torta di riso integrale (light)
In questo periodo sto un po' più attenta all’alimentazione, evito cibi grassi e molto calorici, prediligendo con moderazione i grassi vegetali, come l’olio extra vergine di oliva. Nei dolci oltre all'olio e.v.o molto spesso uso anche l’olio di riso al posto del burro, ottenendo lo stesso risultato finale, ma con più leggerezza. Qualche giorno fa in una delle mie frequenti visite in libreria, vengo attirata dal libro “Dolci light” ero un pò indecisa sull’acquisto ma alla fine la golosità ha preso il sopravvento, ed eccomi qui a proporvi uno dei cereali che amo di più, trasformato in un delizioso dessert leggero e assolutamente poco calorico.
Torta di riso integrale (light)
Ingredienti
Per 8 persone
6 dl di latte parzialmente scremato
150 g di riso integrale
100 g di ricotta fresca
50 g di zucchero di canna
1 tuorlo + 4 albumi bio
1 bustina di zafferano
1 baccello di vaniglia o estratto in polvere di bourbon
scorza di arancia grattugiata non trattata (facoltativa)
2 cucchiai di cointreau (facoltativi)
sale
Procedimento
In una casseruola fate bollire il latte con un pizzico di sale, lo zafferano e la vaniglia. Versate il riso nel latte, mescolate di continuo (per evitare che si formi la pellicola del latte) a fuoco moderato per 20 minuti circa o fino a quando non sarà morbido. Togliete dal fuoco, mescolatevi lo zucchero e lasciate raffreddare. Accendete il forno a 180/190°C (regolatevi con il vostro forno). ricoprite con carta forno uno stampo di 20 cm circa di diametro. Amalgamate al riso il tuorlo e la ricotta. In una ciotola montate a neve gli albumi con un pizzico di sale e amalgamateli al composto di riso mescolando dal basso verso l’alto per non farli smontare. Versate il composto nello stampo, livellatelo e cuocetelo nel forno (statico) già caldo per 40/45 minuti circa, con prova stecchino. La torta sarà più buona se gustata dopo alcune ore e se dovesse avanzare copritela con pellicola trasparente.
Note
Se volete un dolce ancora più leggero, omettete il tuorlo e gli albumi, ma in tal caso dovete servirlo nel recipiente di cottura poichè non sarà possibile sfornarlo senza romperlo.
Se volete un dolce meno colorito dopo 30 minuti di cottura copritelo con carta stagnola.
La ricetta prevedeva 2 bustine di zafferano ma per i miei gusti è stata sufficiente 1 sola bustina.
La scorza di arancia e il liquore cointreau, sono una mia aggiunta, rendono questa torta di riso ancora più profumata, ma a vostro gusto potete ometterli.
L’autore consiglia uno stampo di 20 cm, ma la torta che viene raffigurata nel libro è più bassa, quindi si presuppone che ne abbia usato uno leggermente più grande... a voi la scelta... se scegliete uno stampo più grande i tempi di cottura variano: 170°C per 35/40 minuti (regolatevi con il vostro forno).
E infine, se non amate i dolci light, potete arricchire il dolce aggiungendo uvetta o canditi di arancia e cedro, consapevoli dal fatto che le calorie aumentano.
Amaretti alle nocciole gluten-free
Questi amaretti non contengono né glutine e né latticini, il sapore intenso delle nocciole li rende davvero deliziosi. Non mi aspettavo questo risultato, ho eseguito procedimento e dosi alla lettera e non ho trovato nessuna difficoltà, sono perfetti, croccanti fuori e morbidi dentro ma attenti a non farli cuocere troppo la farina di riso li indurirebbe. La prossima volta li proverò anche con la farina di mandorle, credo che ne valga la pena. La ricetta è stata presa da qui.
Amaretti alle nocciole gluten-free
Ingredienti
2 albumi
160 g di nocciole pelate
160 g di zucchero di canna non raffinato
40 g di farina di riso (o mandorle macinate)
Qualche goccia di essenza di vaniglia
Procedimento
Fate tostare le nocciole sulla placca del forno per 15 minuti o finché non saranno leggermente dorate, macinate nel mixer lasciandone qualche pezzettino più grande.
Mescolate velocemente in una ciotola gli albumi e lo zucchero, aggiungete le nocciole e la farina di riso (o mandorle tritate). Coprite il recipiente con la pellicola trasparente e lasciate riposare in frigo per 30 minuti. Togliete l’impasto dal frigo e mescolatelo bene con un cucchiaio. Prelevatene delle piccole quantità con un cucchiaino e disponetele, appiattendole, sulla placca rivestita di carta forno, non mettetele troppo vicine, poiché aumentano un pò di volume. Infornate per 25 minuti o finché non cominceranno a prendere colore. Gli amaretti dovrebbero rimanere un pò morbidi nel mezzo. Toglietele dal forno e fateli raffreddare per qualche minuto prima di staccarli dalla carta forno. Si conservano in barattoli a chiusura ermetica.
Nota
Quando li toglierete dal forno dovranno risultare molto morbidi, non preoccupatevi, induriranno e si staccheranno facilmente quando saranno del tutto freddi.
Alla prossima...
Madeleine alle mandorle gluten free... di Adriano
Finalmente ho trovato lo stampo per le medeleines, ho scoperto un fornitore vicino casa dove si trovano stampi di ogni genere, mi sono sbizzarita un pò con quelli che sembravano introvabili e così ho potuto realizzare queste deliziose conchiglie. La ricetta l’ho trovata qui, è senza lievito, senza glutine e sostituendo il burro con l’olio (come ho fatto io) è anche priva di lattosio, insomma non potevo trovare di meglio, e poi Adriano è o non è una garanzia? Vi assicuro che sono di una bontà unica, non fatevi sfuggire questa delizia... Vi do la ricetta originale con le mie due modifiche: olio al posto del burro e temperatura più idonea al mio forno.
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