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Torta al cocco friabile


La torta al cocco friabile e senza lattosio è un dolce irresistibile e perfetto per chi ama il sapore esotico del cocco e desidera un’alternativa leggera e adatta a chi ha intolleranze al lattosio. La sua consistenza friabile e morbida la rende ideale sia per una colazione nutriente che per una merenda sfiziosa. La ricetta è realizzata senza l’utilizzo di latte o burro, ma non rinuncia al gusto e alla bontà. Perfetta da gustare da sola o accompagnata da un buon tè, questa torta è un’opzione dolce, leggera e salutare, senza compromettere la golosità. Facile da preparare, è un dolce che saprà conquistare il palato di tutti.


Crostata con pesche noci (o nettarine)



Nell'arte della pasticceria, pochi dolci riescono a catturare l'essenza dell'estate come la crostata con le pesche. Questo dolce rappresenta una celebrazione della semplicità e della freschezza, unendo la delicatezza della pasta frolla alla succosità e alla dolcezza naturale delle pesche noci. La realizzazione della composta ne esalta il sapore senza sovrastarlo. Che si tratti di un pranzo all'aperto, di una cena tra amici o di un momento di dolcezza in famiglia, questa crostata è destinata a diventare un classico amato da tutti, il piacere di un dessert che parla di estate, di natura e di genuinità.


Pasticciotti leccesi (ricetta originale)



Il pasticciotto leccese è un dolce tipico della città di Lecce, situata nella regione italiana del Salento, in Puglia. È una delizia che conquista con la sua crosta friabile e il ripieno cremoso di crema pasticcera, spesso aromatizzata con scorza di limone e/o vaniglia. La sua origine risale al 1745, quando fu creato da un pasticcere locale per onorare un importante vescovo della città. Da allora, è diventato un simbolo della tradizione culinaria salentina, apprezzato da locali e turisti. La sua storia è una miscela di creatività artigianale e radici culturali, che si riflette nel suo gusto unico e nella sua popolarità duratura.


Tradizionalmente, il pasticciotto leccese è farcito con crema pasticcera aromatizzata. Tuttavia, ci sono variazioni moderne che includono l'amarena come ingrediente aggiuntivo nella farcia per dare un tocco di sapore fruttato e un po' di acidità. La scelta di aggiungere l'amarena dipende dai gusti personali e dalle preferenze del pasticciere o dello chef che prepara il dolce.


Genovesi di Erice (di Maria Grammatico)




I "genovesi ericini"di Maria grammatico, sono un tipico dolce della tradizione siciliana, la ricetta è tratta dal libro “ Mandorle amare”. Si tratta di deliziosi biscotti a forma di mezzaluna, ripieni di crema pasticcera aromatizzata con scorza di limone. Nonostante il nome faccia riferimento alla città di Genova, in realtà i genovesi ericini sono una specialità della città di Erice, situata in provincia di Trapani, in Sicilia. Erice è un antico borgo medievale caratterizzato da stradine acciottolate, chiese storiche e una ricca tradizione culinaria. La ricetta dei genovesi ericini è stata tramandata di generazione in generazione, e questi dolci sono diventati un simbolo gastronomico di Erice e della Sicilia occidentale. La pasta dei genovesi è molto friabile, mentre la crema pasticciera conferisce un sapore cremoso e delicato. I genovesi ericini vengono spolverati con zucchero a velo e possono essere gustati sia a temperatura ambiente che tiepidi. Sono molto popolari come dolce da consumare durante la festività di San Giuseppe, che cade il 19 marzo, ma sono disponibili tutto l'anno presso la pasticceria di Maria Grammatico.


La storia di Maria Grammatico è affascinante e ispiratrice. Nata a Erice, nella Sicilia occidentale, Maria ha trascorso i primi anni della sua vita in un convento locale, dove è stata educata dalle suore. È qui che ha imparato le antiche tradizioni della pasticceria siciliana, grazie alla maestria delle suore nel preparare dolci tradizionali. Dopo aver lasciato il convento da giovane adulta, Maria ha deciso di mettere a frutto le abilità apprese e ha iniziato a lavorare come apprendista in una pasticceria locale. Con determinazione e passione, ha affinato le sue tecniche e ha imparato a creare i dolci tradizionali siciliani, diventando sempre più abile nel mestiere. La sua dedizione e il suo talento non sono passati inosservati, e ben presto Maria ha guadagnato una reputazione per la sua maestria nella preparazione dei dolci. Nel 1964, ha aperto la sua pasticceria che è diventata rapidamente famosa per i suoi deliziosi dolci artigianali. Oggi, Maria Grammatico è conosciuta in tutto il mondo come una delle più rinomate pasticciere siciliane, celebre per la sua capacità di preservare e valorizzare le antiche tradizioni della pasticceria siciliana. La sua storia è un esempio di determinazione, passione e dedizione al proprio mestiere. 


La ricetta è originale, copiata dal libro "Mandorle amare" di Mary Taylor Simeti e Maria grammatico, da me eseguita con metà dose.


Muffin di Kamut con fragole



I muffin di kamut con fragole sono una deliziosa combinazione di antiche tradizioni e freschezza primaverile! La farina di kamut si ottiene dalla macinazione del grano kamut, che è un antico cereale simile al grano duro. Il kamut è conosciuto anche come "grano del faraone" ed è coltivato da millenni, è apprezzata per il suo sapore leggermente dolce e nocciolato, nonché per la sua consistenza morbida e fine. È una fonte ricca di proteine, fibre, vitamine e minerali, rendendola una scelta nutriente per la preparazione di pane, pasta, dolci e altri prodotti da forno. La sua popolarità è cresciuta negli ultimi anni grazie alla sua reputazione di alimento sano e all'interesse per i cereali antichi e non ibridati. Questa prelibatezza unisce la ricchezza della farina di kamut, alla dolcezza succulenta delle fragole fresche. Una celebrazione dei sapori naturali e delle gioie della stagione. Questi muffin offrono un’esperienza gustativa che delizierà i sensi e riscalderà il cuore. Qui il plumcake alle fragole con farina di kamut e Qui la torta di mele con farina di kamut.


Babka al pistacchio



La babka alla crema di pistacchio è un delizioso dolce di origine ebraica ed europea dell'est. La sua forma, intrecciata e avvolta, è elegante e ricorda un rotolo a spirale. Questo dessert, spesso arricchito da strati di cioccolato o glassa, offre un'esperienza gustativa sofisticata, perfetta per chi cerca un tocco di raffinatezza nella tradizione dolciaria. La variante alla crema di pistacchio conferisce un sapore distintivo, ricco e aromatico. La babka non è legata a festività specifiche, ma è comunemente preparata durante celebrazioni e occasioni speciali, come festività religiose e ricorrenze familiari. In particolare, è apprezzata durante le festività ebraiche come Chanukah e durante il periodo pasquale. Tuttavia, la sua versatilità la rende adatta a essere gustata in molte altre occasioni festose in diverse tradizioni culinarie. 

Torta di grano saraceno



La torta di grano saraceno con farcia di mirtilli rossi è un dolce tipico della tradizione culinaria italiana, in particolare delle regioni del nord come la Lombardia e il Trentino-Alto Adige. Il grano saraceno è un cereale antico dal sapore rustico e caratteristico, che viene utilizzato per preparare torte, polente e altri piatti tradizionali. Questa torta è particolarmente popolare durante l'autunno e l'inverno, quando i mirtilli rossi sono di stagione. I mirtilli rossi, noti anche come cranberries, conferiscono alla torta un gusto leggermente acidulo e un bel colore rosso intenso. La tradizione di preparare dolci con grano saraceno risale a tempi antichi, quando questo cereale era ampiamente consumato nelle regioni settentrionali dell'Italia e in molte altre parti d'Europa. La combinazione di grano saraceno e mirtilli rossi rappresenta quindi un connubio di ingredienti locali e stagionali, che si è sviluppato nel corso dei secoli per creare questo delizioso dolce.




Ingredienti

per uno stampo di 24 cm

120 g di olio e.v.o delicato (oppure 150 g di burro)*

75 g di zucchero + altri 75 g

3 tuorli

150 g farina di grano saraceno chiara (fine)

150 g di mandorle (o nocciole) 

1 mela grattugiata grossolanamente

la scorza di 1 limone grattugiata

8 g di lievito in polvere per dolci

i semini di mezza bacca di vaniglia

3 albumi

una presa di sale


Per la farcia

330 g di confettura di mirtilli rossi (la mia senza zucchero aggiunto)

zucchero a velo per decorare.



Procedimento


In una ciotola montare a neve gli albumi con 75 g di zucchero e la presa di sale. Tenere da parte.


Intanto in un’altra ciotola montare con lo sbattitore elettrico i tuorli con i rimanente 75 g di zucchero fino a renderli gonfi e spumosi. Aggiungere l’olio a filo continuando a montare il composto. 


Incorporare le mandorle finemente tritate con la loro pellicina, la farina di grano saraceno, la mela, il lievito in polvere, la scorza di limone, inglobando delicatamente alcuni cucchiai di albume montato a neve, giusto il necessario per rendere il composto omogeneo. Infine incorporare un pò alla volta il resto degli albumi con movimenti delicati dal basso verso l’alto. 


Versare il composto in uno stampo apribile unto e cosparso di farina. Infornare a forno preriscaldato a 180°C per 35 minuti circa. Sfornare e fare raffreddare prima di tagliare la torta a metà. Farcire con la confettura di mirtilli rossi. La farcia deve essere sufficientemente morbida per poterla spalmare sulla base soffice della torta, quindi versare la confettura in una ciotola, mescolarla energicamente e solo se necessaria aggiungere qualche cucchiaio di acqua, farcire livellando delicatamente con una spatola. Coprire con l’altra metà di torta.


Nota


*Per la preparazione con il burro: mescolare energicamente il burro con 75 g di zucchero. Incorporare un tuorlo alla volta fino a rendere il composto gonfio e spumoso. Proseguire come ricetta.





Torta di rose alla crema di nocciole





La Torta di Rose alla Crema di Nocciole è un dessert sofisticato che unisce la leggerezza e fragranza di un impasto lievitato a spirale, ricordando i petali di una rosa, con la golosità e la ricchezza della crema di nocciole. Questa torta ha origini italiane e spesso viene preparata in occasioni speciali come feste e compleanni. La combinazione di sapori e consistenze la rende irresistibile: mentre la texture soffice avvolge il palato, la crema di nocciole offre una dolcezza intensa e un sapore profondo. Se sei un amante dei dessert con la crema di nocciole, questa ricetta è un must da provare (Qui la versione al pistacchio)



Torta di mele con farina di kamut e succo di arancia


La torta di mele con farina di kamut e succo di arancia è un dolce dal sapore aromatico. La farina di kamut conferisce un carattere leggermente nocciolato alla base, questa varietà di farina ottenuta con grano antico, regala una piacevole sensazione di rusticità al dolce, mentre il succo di arancia aggiunge una nota fruttata e fresca. Le mele, distribuite uniformemente nell'impasto, rendono la torta umida e ricca di sapori. La combinazione di ingredienti naturali crea un dessert delizioso e leggero, perfetto per chi ama gusti autentici e genuini.


Buchteln (o Danubio) con cottura in friggitrice ad aria


I Buchteln, anche conosciuti come Danubio, sono dolci tipici dell'Europa centrale, in particolare dell'Austria. Si tratta di piccoli panini solitamente dolci, ripieni di marmellata o crema, tradizionalmente serviti con zucchero a velo. La preparazione prevede la lievitazione dell'impasto, che conferisce una consistenza soffice e leggera al prodotto finale. I Buchteln sono spesso gustati come dessert o colazione, e la loro forma sferica li rende riconoscibili e deliziosamente invitanti. In questa variante vegana, per la cottura ho utilizzato la friggitrice ad aria, perfetta la texture e la sofficità, oltretutto i tempi di cottura sono brevi e il consumo energetico è inferiore rispetto al forno classico. Scopri come realizzare questa prelibatezza, arricchendo il tuo repertorio di ricette vegane con un tocco unico. Cottura attuabile anche in forno tradizionale.





Prima e dopo la lievitazione


Ingredienti

per uno stampo di 18 cm

275 g di farina tipo 0 (13 proteine)

60 g di licoli (lievito madre liquido)

130 g di latte di avena a temperatura ambiente (o altro latte) + quello per spennellare

20 g di zucchero 

20 g di olio delicato e.v.o

I semini di 1/2 bacca di vaniglia

la scorza di una arancia e/o di limone

1/2 cucchiaino da caffè di sale



Procedimento


Per prima cosa rinfrescare il licoli e utilizzare al raddoppio. Nella planetaria (o a mano) mettere tutti gli ingredienti tranne il sale, lavorare l’impasto, fino ad avere una pasta liscia ed elastica per ultimo aggiungere il sale e continuare a lavorare ancora un pò.


Fare riposare l’impasto 15 minuti, dopodiché fare un giro di pieghe circolare prendendo un lembo di impasto dal bordo e tirarlo verso il centro, continuare così fino a fare tutto il giro. Arrotondare e pirlare rotando con le mani l’impasto incalzandolo sotto. Ponete in un contenitore spennellato con olio, coprire con coperchio (o pellicola) e mettere in frigorifero per almeno 12 ore. 


Riprendere l’impasto ancora freddo, rivoltare sopra il piano di lavoro leggermente infarinato e dividerlo in 12 pezzi di ugual peso. Arrotolare ogni pezzo prima da un lato e poi dall’altro, incalzare con le mani verso il basso e arrotondare fino a formare delle palline. Spennellare di olio lo stampo e spolverare con un velo di farina. Posizionare tutte le palline un pò distanziate, coprire con pellicola e lasciare raddoppiare.

Preriscaldare la friggitrice ad aria a 180°C. Nel frattempo spennellare il Danubio con il latte, dopodiché mettere lo stampo nel cestello della friggitrice e fare cuocere per 18 minuti. Appena sfornato, coprire con un canovaccio pulito e leggermente umido fino a raffreddamento (questo farà sì che il vapore rimanga all'interno del Danubio, lasciandolo più soffice). La superficie rimane un pò più  scura rispetto alla cottura tradizionale.

Nota

Se avanzano si possono congelare: avvolgere singolarmente in pellicola da frigo e poi chiudere in un sacchetto per alimenti (preferibilmente con zip). 


Babka con crema di nocciole


La babka con crema di nocciole è un dolce originario dell'Europa dell'Est, in particolare della cucina ebraica. Questo delizioso dessert é un lievitato intrecciato, riempito con una golosa crema di nocciole. La tradizione di preparare la babka è radicata nelle festività ebraiche, come il periodo pasquale. La sua popolarità si è diffusa anche in altre cucine e culture, diventando un'opzione amata per occasioni speciali e colazioni indulgenti.

Linzer Torte


La Linzer Torte è una torta originaria dell’Austria, particolarmente associata alla città di Linz. Si dice che sia la torta più antica del mondo, con radici che risalgono al 1653. La sua base di pasta frolla è ricca di nocciole tritate (o mandorle) e viene spesso spalmata con confettura di ribes o lamponi creando un caratteristico motivo di fitta griglia sulla superficie e di un ornamento di fette di mandorle sul bordo. Una torta/crostata apprezzata per la sua texture rustica e il contrasto di sapori tra la dolcezza della pasta e l’acidità dei frutti rossi. La Linzer Torte è diventata popolare in molte regioni europee e continua a essere onorata per il suo sapore ricco e la sua storia tradizionale. Come accade in tutte le ricette antiche, ogni famiglia custodisce la propria che si tramanda da generazioni in generazioni. La mia Linzer torte è realizzata con la frolla all’olio, ma se preferite con lo stesso procedimento potete realizzare la versione con frolla al burro, dipende da esigenze e gusti.


Torta di rose alla crema di pistacchio



La Torta di Rose alla Crema di Pistacchio è una vera delizia. Questa torta si ispira alla tradizionale Torta di Rose, una specialità della Lombardia, ma viene rivisitata in una versione senza burro e uova, quindi ideale per chi cerca una variante più leggera, adatta anche a chi segue diete particolari. L'estetica della torta, con le sue "rose" di pasta, non solo la rende uno spettacolo per gli occhi, ma garantisce anche un'esperienza gustativa unica ad ogni morso. L'uso della crema di pistacchio aggiunge una nota distintiva e raffinata, creando un incontro armonioso tra la morbidezza dell'impasto e il sapore ricco del pistacchio. Perfetta per colazioni, merende o occasioni speciali.


Tartufi di banana al cioccolato e cocco (veloci e senza cottura)

 

Tutti abbiamo avuto quei momenti in cui le banane nel cesto della frutta cominciano a diventare molto mature e non sappiamo cosa farne. Si potrebbe pensare di buttarle via o di preparare l'ennesimo banana bread (anche QUI e QUI), ma ho pensato a un modo ancora più goloso per utilizzarle: i tartufi di Banana al Cioccolato e Cocco, direi che sono un modo creativo per riciclare le banane mature e per ridurre gli sprechi alimentari. Questi dolci senza cottura sono un piacere indulgente ma salutare che si prestano perfettamente ad ogni occasione. Le banane mature forniscono una dolcezza naturale, mentre la marmellata d'arance dona un tocco di acidità per equilibrare il tutto, il cioccolato offre una deliziosa profondità di sapore e il cocco dà un tocco esotico che si sposa perfettamente con gli altri ingredienti.

I tartufi di banana al cioccolato e cocco, sono facili da preparare e non richiedono cottura, il che li rende l'opzione ideale per un dolce estivo o per quando si desidera qualcosa di dolce senza accendere il forno. Sono anche ottimi da conservare in frigorifero per un dessert veloce, per una merenda o per una pausa golosa durante il giorno.

Muffin cheesecake (senza farina)


I muffins cheesecake sono una deliziosa variante dei classici muffins. Questi dolcetti sono preparati con ricotta e yogurt, arricchiti con mirtilli freschi, senza farina e dolcificati con sciroppo d’acero al posto dello zucchero.


La consistenza morbida della ricotta e dello yogurt conferisce al muffin leggerezza, mentre i mirtilli aggiungono un tocco fruttato e una piacevole dolcezza. Il gusto leggermente acidulo dei mirtilli si sposa perfettamente con la dolcezza naturale dello sciroppo d’acero.


Se siete alla ricerca di un dolce sano per la colazione, uno snack goloso da gustare nel pomeriggio o un dessert elegante da servire durante una cena speciale, i muffins cheesecake ai mirtilli sono la scelta perfetta.


Plumcake alle fragole con farina di kamut



Il plumcake alle fragole è un delizioso dolce a base di farina di kamut, un tipo di grano antico con un alto contenuto di proteine e minerali. E’ un dolce soffice e profumato, preparato con farina di kamut al posto della farina di grano tradizionale, per dare una consistenza più rustica e un sapore più intenso, è morbido e umido grazie all’aggiunta di frutta fresca e yogurt nella preparazione dell’impasto.


Questo plumcake alle fragole con farina di kamut, è una scelta sana e gustosa per la colazione o la merenda, in quanto contiene ingredienti naturali e nutrienti. Inoltre, le fragole aggiungono un tocco di dolcezza e freschezza rendendo il dolce ancora più goloso.


Cassata siciliana al forno

 

La cassata al forno è il simbolo della cucina siciliana  una vera e propria prelibatezza, un dolce tipico della cucina dell’isola. Esistono due varianti principali della cassata: la cassata al forno e la cassata classica.

La cassata al forno si differenzia da quella classica per il fatto che viene cotta al forno, solitamente rivestita da uno strato di frolla che racchiude una farcitura di ricotta dolce e gocce di cioccolato fondente, infine decorata con una incisione di rombi su una spolverata di zucchero a velo. La cassata classica invece, non viene cotta al forno ma viene lasciata riposare in frigorifero per alcune ore prima di essere servita. Inoltre, la cassata classica ha uno strato di pan di Spagna imbevuto di liquore e una farcitura di ricotta dolce e canditi, presenta un involucro di pasta reale, rifinita con una festosa decorazione di frutta candita.

La cassata al forno ha un sapore intenso e dalla consistenza soffice e cremosa. La pasta frolla croccante si sposa perfettamente, con la morbida crema di ricotta e le gocce di cioccolato fondente, creando un connubio di sapori e consistenze che conquisterà tutti gli amanti dei dolci della tradizione siciliana.

L’origine della cassata è incerta, ma si ritiene che risalga al periodo della dominazione araba in Sicilia. La parola “cassata” deriverebbe infatti dal termine arabo “qas’at”, che significa “vaso” o “recipiente”. Poichè in passato il dolce veniva preparato all’interno di un recipiente di terracotta. Nel corso dei secoli la ricetta della cassata è arricchita da influenze e ingredienti provenienti da culture diverse, tra cui quella spagnola e quella francese.

La cassata è diventata uno dei simboli della cucina siciliana e viene spesso consumata durante le festività religiose, come il periodo di Pasqua e la festa di Santa Lucia, ma viene preparata anche in ogni occasione di festa.

Baicoli veneziani con lievito madre



I baicoli sono dei biscotti croccanti e friabili della tradizione veneziana. Il nome dialettale deriva dalla forma allungata simile a piccoli pesci come branzini o cefali. L’origine è antichissima, legata alla storia della repubblica marinara di Venezia; infatti i marinari indotti a stare per lunghi periodi lontani dalle famiglie, ritrovavano il sapore di casa in questi semplici biscotti che, hanno la particolarità di conservarsi a lungo in una scatola di latta. I baicoli sono delle piccole fettine di pan/biscotti, molto simili a delle fette biscottate. Sono ottimi per accompagnare Caffè, tè, zabaione, cioccolata calda o vini dolci. Ho apportato delle piccole varianti su alcuni ingredienti, utilizzando lo sciroppo d’acero al posto dello zucchero e l’olio anzichè il burro, tutto questo per avere un prodotto più sano, senza stravolgere la base della ricetta originale.


Biscotti con Alga Spirulina a forma di albero di Natale



In questo periodo è bello regalare delle delizie alle persone care, quest’anno ho deciso di aggiungere ai soliti cantucci e tozzetti, anche questi biscotti con alga spirulina a forma di albero di Natale, il colore è perfetto. In questa occasione ho sperimentato una nuova frolla senza uova, burro e latte, oltretutto ha pochi grassi e zuccheri, quindi si ottengono degli ottimi biscotti sani e leggeri, da considerare anche le molteplici proprietà benefiche dell’alga spirulina. Perfetti anche come segnaposto per la tavola di Natale.


Tozzetti laziali



I tozzetti sono dei biscotti secchi laziali, nascono nel viterbese, ma diffusi in tutto il Lazio, sono molto simili ai cantucci, ma mentre quest’ultimi vogliono rigorosamente le mandorle, nel tozzetto la tradizione vuole le nocciole, ma sono ammesse delle varianti: al cioccolato al pistacchio, ai pinoli, alcuni utilizzano anche i semi. I tozzetti come i cantucci vengono consumati prevalentemente nel periodo natalizio, ma si trovano tutto l’anno; tutte e due ottimi come dessert di fine pasto, inzuppati nel Vinsanto, Passito di Pantelleria e Marsala, ma anche a colazione e merenda nel tè, orzo o latte, sono sfiziosi anche gustati al naturale come spezza fame. Questi biscotti si mantengono a lungo se conservati in una scatola di latta o in barattoli con chiusura ermetica.