Genovesi di Erice (di Maria Grammatico)




I "genovesi ericini"di Maria grammatico, sono un tipico dolce della tradizione siciliana, la ricetta è tratta dal libro “ Mandorle amare”. Si tratta di deliziosi biscotti a forma di mezzaluna, ripieni di crema pasticcera aromatizzata con scorza di limone. Nonostante il nome faccia riferimento alla città di Genova, in realtà i genovesi ericini sono una specialità della città di Erice, situata in provincia di Trapani, in Sicilia. Erice è un antico borgo medievale caratterizzato da stradine acciottolate, chiese storiche e una ricca tradizione culinaria. La ricetta dei genovesi ericini è stata tramandata di generazione in generazione, e questi dolci sono diventati un simbolo gastronomico di Erice e della Sicilia occidentale. La pasta dei genovesi è molto friabile, mentre la crema pasticciera conferisce un sapore cremoso e delicato. I genovesi ericini vengono spolverati con zucchero a velo e possono essere gustati sia a temperatura ambiente che tiepidi. Sono molto popolari come dolce da consumare durante la festività di San Giuseppe, che cade il 19 marzo, ma sono disponibili tutto l'anno presso la pasticceria di Maria Grammatico.


La storia di Maria Grammatico è affascinante e ispiratrice. Nata a Erice, nella Sicilia occidentale, Maria ha trascorso i primi anni della sua vita in un convento locale, dove è stata educata dalle suore. È qui che ha imparato le antiche tradizioni della pasticceria siciliana, grazie alla maestria delle suore nel preparare dolci tradizionali. Dopo aver lasciato il convento da giovane adulta, Maria ha deciso di mettere a frutto le abilità apprese e ha iniziato a lavorare come apprendista in una pasticceria locale. Con determinazione e passione, ha affinato le sue tecniche e ha imparato a creare i dolci tradizionali siciliani, diventando sempre più abile nel mestiere. La sua dedizione e il suo talento non sono passati inosservati, e ben presto Maria ha guadagnato una reputazione per la sua maestria nella preparazione dei dolci. Nel 1964, ha aperto la sua pasticceria che è diventata rapidamente famosa per i suoi deliziosi dolci artigianali. Oggi, Maria Grammatico è conosciuta in tutto il mondo come una delle più rinomate pasticciere siciliane, celebre per la sua capacità di preservare e valorizzare le antiche tradizioni della pasticceria siciliana. La sua storia è un esempio di determinazione, passione e dedizione al proprio mestiere. 


La ricetta è originale, copiata dal libro "Mandorle amare" di Mary Taylor Simeti e Maria grammatico, da me eseguita con metà dose.





Ingredienti

125 g di farina di semola di grano duro

125 g di farina 00

100 g di zucchero

100 g di burro

2 tuorli 

qualche cucchiaio di acqua fredda


Per la crema pasticcera

1 tuorlo

75 g di zucchero

20 g di amido (di grano o di mais)

250 ml di latte

scorza di mezzo limone grattugiata


Per decorare

zucchero a velo qb


Procedimento


Per la frolla: mescolare le due farine e lo zucchero in una larga ciotola. Aggiungere il burro spezzettato e incorporare con un tarocco per non riscaldarlo troppo. Incorporare un tuorlo alla volta e aggiungere l’acqua che basta facendo in modo che la frolla si riprenda. Versare in un piano di lavoro infarinato e formare una palla, maneggiare l’impasto il meno possibile altrimenti diventa duro. Avvolgere la pasta frolla nella pellicola e lasciare riposare in frigo per almeno 30 minuti prima di stenderla.


Riscaldare il forno a 220°C. Con le mani rotolare l’impasto per formare dei filoncini di 2 cm di diametro, tagliarli in pezzi di 8 cm e stendere ogni pezzo formando dei rettangoli di circa 15 x 10 e spessa 1/2 cm circa. Mettere due cucchiai di crema pasticciera (meglio se utilizzi una sac a poche) su metà di ogni rettangolo, ripiegare l’altra metà e premere intorno al bordo con le dita


Tagliare con uno stampino e rimpastare i ritagli di frolla, posizionare i dolci formati in una teglia ricoperta di carta forno, distanziasti di 2,5 cm. Infornare fino a doratura 7/10 minuti circa. Trasferire in una griglia e spolverarli con zucchero a velo. Con questa dose e con la misura del mio stampino ho ottenuto 7 genovesi. 



Per la crema pasticcera


Portare a bollore il latte. In un tegame pesante montare con una frusta il tuorlo con lo zucchero fino ad avere un composto spumoso, aggiungere l’amido setacciato continuando a montare. Versare il latte caldo un pò alla volta mescolando con la frusta fino a versarlo tutto, mettere a cuocere a fiamma bassa mescolando con la frusta continuamente finché la crema non diventi spessa come un budino. Incorporare la buccia grattugiata del limone. Versare la crema in una terrina, coprire con pellicola facendo si che aderisca sulla crema, lasciare raffreddare. Al momento dell’utilizzo se occorre si può frullare affinché diventi omogenea



                        Il video di Maria Grammatico vi può facilitare la realizzazione.





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